Con l’arrivo della bella stagione, barbecue e grigliate in terrazza o in giardino diventano momenti di convivialità quasi inevitabili.

Tuttavia, mentre si gode del piacere della cucina all’aperto, è fondamentale assicurarsi che l’utilizzo del barbecue non sia sgradito o dannoso per gli altri condomini. I fumi e gli odori possono facilmente invadere le abitazioni vicine, causando disagio e possibili tensioni.

Normative da seguire per evitare controversie condominiali

Per evitare spiacevoli controversie, è essenziale conoscere e rispettare le normative vigenti.

Prima Regola: Consultare il Regolamento Condominiale

Prima di organizzare una grigliata, è essenziale consultare il regolamento condominiale. Questo documento può contenere clausole che vietano esplicitamente l’uso del barbecue o limitano la cottura di cibi negli spazi privati. Le restrizioni di natura contrattuale sono legittime se formulate in modo chiaro e accettate da tutti i condomini. Queste norme possono imporre limiti più stringenti rispetto all’art. 844 del Codice Civile, che riguarda le immissioni di fumo e odori tollerabili.

Numero Due: Rispettare le Distanze

Se il barbecue utilizzato è costituito da un manufatto in muratura con annesso comignolo, deve essere qualificato come forno e, conseguentemente, risulta applicabile l’art. 890 del Codice Civile. Questo articolo prevede che, per la costruzione di forni o camini vicino ai confini, si devono osservare le distanze stabilite dai regolamenti comunali o, in mancanza, adottare distanze sufficienti ad evitare pericoli alla solidità, salubrità e sicurezza.

Anche in caso di barbecue mobili, è necessario rispettare la normativa sulle immissioni, le distanze legali e le eventuali prescrizioni contenute nei regolamenti comunali e condominiali. Questo per evitare conflitti e garantire un utilizzo responsabile degli spazi condivisi.

In tutto ciò un ruolo chiave è rivestito dalla figura dell’amministratore di condominio. L’art. 1131 del Codice Civile stabilisce, infatti, che l’amministratore di condominio in presenza di immissioni intollerabili, può intervenire legalmente qualora i disagi si ripercuotano nelle parti comuni dell’edificio o qualora venga violata una clausola del regolamento condominiale relativa alle immissioni, proteggendo così la tranquillità e la salubrità dell’intero condominio.

Cosa fare

Per evitare spiacevoli controversie legate all’uso del barbecue in condominio, è fondamentale conoscere e rispettare le normative vigenti, sia a livello legislativo che regolamentare. L’art. 844 del Codice Civile stabilisce i limiti di tollerabilità delle immissioni di fumo e odori, e in caso di superamento di tali limiti, i vicini possono richiedere la cessazione delle attività moleste e, se necessario, ottenere risarcimenti. Inoltre, è importante consultare il regolamento condominiale, che può contenere restrizioni specifiche sull’uso del barbecue. Infine, l’amministratore di condominio gioca un ruolo cruciale nel garantire il rispetto delle norme e nel risolvere eventuali conflitti.

Seguendo questi consigli, si può godere del piacere delle grigliate in modo responsabile e rispettoso nei confronti degli altri condomini.